
L'attacco era cominciato nel 2008 e, nel lasso di tempo in cui è stato attivo, è riuscito a raccogliere informazioni di vitale importanza riguardo a moltissime aziende e persino enti governativi: carte di credito, dati di accesso, caselle email aziendali, niente è rimasto al sicuro. Le aziende colpite sono le più importanti del mondo e attive in diversi settori, dalla sanità alla tecnologia: hanno confermato l'attacco i colossi farmaceutici Merck & Co. e Cardinal Health. Sembra che nel mirino dei criminali ci sia stata anche la Paramount Pictures, ma non ci sono conferme.
La rete di hacker sarebbe stata basata in est-Europa, con un centro di controllo in Germania. Le nazioni più colpite dalla massiccia iniziativa sono Usa, Messico, Egitto, Arabia Saudita e Turchia. I Paesi interessati dall'offensiva informatica sono ben 196, per un totale di circa 75mila macchine violate, tra Pc e server.
La scoperta dell'attacco si deve ad Alex Cox, ingegnere della Netwittnes, che il 26 gennaio scorso ha individuato il sistema utilizzato dagli hacker per carpire i dati segreti: un bot, denominato Kneper. Il sistema è semplice ma efficace e, come sempre, fa leva sulla superficialità degli utenti: agli hacker è bastato indurre gli ignari dipendenti a scaricare del software infetto, software che, dopo essere stato installato, ha aperto le porte dei Pc e server aziendali ai criminali. Per l'occasione è stato anche utilizzato un pericoloso spyware noto come ZeuS.
Secondo altre fonti, l'attacco ha interessato anche enti governativi americani: è documentato da Netwitness un caso di furto di dati ai danni di un soldato Usa. Dal Pentagono è arrivato un secco "no comment".
Fonte : www.bitcity.it
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